Un secondo episodio
che va aggiungere altre domande ed infittire ancor di più il mistero che
avvolge la serie e i personaggi,
lasciando ancora lo spettatore al buio.
Come avevo detto
parlando del primo episodio la tecnica non raggiunge livelli d’eccellenza, però
è curata, e alcune sequenza sono state costruite in modo molto interessante, e
soprattutto viene resa alla perfezione la fusione tra sogno e realtà rendendo spesso
impossibile distinguere cosa sia reale o cosa sia un sogno. Adoro letteralmente
le atmosfere oniriche e dai toni surreali, con tratti grottesche e pregne di
pregne di simbolismo – l’acqua e le contrapposizioni soprattutto, e c’è da dire che
Falling Water, allo stato attuale è ancora più confusa e criptica di un opera
del maestro Lynch.
La cosa è sicuramente voluta, e questa situazione dove
ancora tutto è sfumato e nulla definito a me piace molto, ma sicuramente è
anche un rischio, perché la narrazione è entrata nel vivo degli eventi, senza
però fornire ne le regole che governano il modi interno di Falling Water e
neppure le basi sulle quali questo mondo poggia, gli stessi personaggi – pur trovandoli
già molto interessanti, soprattutto Tess – mancano totalmente di background, e
tutta questa indeterminazione se prolunga rischia di allontanare una grossa
fetta di telespettatori. Ma, rimango fiduciosa che le risposte e le spiegazioni
arriveranno, e intanto mi godo l’episodio.
Le cose chiare fino ad
ora sono veramente pochissime, anche se si può intuire in una certa misura
quale si la trama portante. Si scopre che la casa della donna, sulla quale il
detective Taka stava indagando, è stata fatta saltare in aria da un gruppo, o
meglio una setta di persone, che inevitabilmente sarà implicato nello sviluppo
della serie, ma, a parte questo è impossibile stabile in quale modo e in quale
misura.
Emergono i fili
conduttori che collegano a livello onirico i tre personaggi: il nome Topeka e
il bambino bionodo, che è in grado di far visita ai protagonisti mentre
sognano. Ma, anche per quanto riguarda il bambino – che io avevo ipotizzato
potesse essere il figlio di Tess – non è possibile inquadrarlo in alcun modo,
come è impossibile attribuire un significato al nome Topeka, l’unica cosa che
ci è dato sapere è che è un nome diventato ricorrente per il detective Taka e
Burton. E a rendere ancora più ingarbugliata la situazione, è l'apparizione, sempre sul piano onirico, delle inquietanti quanto
affascinanti figure di due uomini in giacca dal volto privo di lineamenti.
La cosa che si può
ipotizzare alla luce di questi primi due episodi è che si stiano sviluppando
due storie – una ambientata nella realtà l’altra nel mondo onirico – parallele
ma con alcuni punti di contatto, e per ora i nostri tre protagonisti si trovano
nella nostra stessa posizione: non hanno idea di cosa stia succedendo.
VERDETTO
La serie mi sta
intrippando un casino, e sto apprezzando molto le ambientazioni e il contesto,
ed essendo amante del genere surreale, onirico e mind-blowing non poteva essere
altrimenti. E per questo pure se ancora è tutto sfumato, mi piace molto lo
stile narrativo, così sfumato, dai toni grotteschi e pregno di simbolismo, dove
ci sono un’infinità di dettagli da scovare. Per ora di concreto c’è veramente
poco – così poco che anche le recensioni escono striminzite – ma come ho già
detto ho fiducia, e sono convinta che possa venire fuori una storia veramente
interessante e particolare. Ma allo stesso tempo, capisco chi guardando questi
primi due episodi, si sia annoiato o irritato nel non avere nessuna risposta,
nessuna spiegazione ma solo domande e misteri.
Voto 7,5
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