mercoledì 2 novembre 2016

Falling Water 1x02 Calling the Vasty Deep - La Recensione



Un secondo episodio che va aggiungere altre domande ed infittire ancor di più il mistero che avvolge la serie e i personaggi,  lasciando ancora lo spettatore al buio.

Come avevo detto parlando del primo episodio la tecnica non raggiunge livelli d’eccellenza, però è curata, e alcune sequenza sono state costruite in modo molto interessante, e soprattutto viene resa alla perfezione la fusione tra sogno e realtà rendendo spesso impossibile distinguere cosa sia reale o cosa sia un sogno. Adoro letteralmente le atmosfere oniriche e dai toni surreali, con tratti grottesche e pregne di pregne di simbolismo – l’acqua e le contrapposizioni soprattutto, e c’è da dire che Falling Water, allo stato attuale è ancora più confusa e criptica di un opera del maestro Lynch.
La cosa è sicuramente voluta, e questa situazione dove ancora tutto è sfumato e nulla definito a me piace molto, ma sicuramente è anche un rischio, perché la narrazione è entrata nel vivo degli eventi, senza però fornire ne le regole che governano il modi interno di Falling Water e neppure le basi sulle quali questo mondo poggia, gli stessi personaggi – pur trovandoli già molto interessanti, soprattutto Tess – mancano totalmente di background, e tutta questa indeterminazione se prolunga rischia di allontanare una grossa fetta di telespettatori. Ma, rimango fiduciosa che le risposte e le spiegazioni arriveranno, e intanto mi godo l’episodio.

Le cose chiare fino ad ora sono veramente pochissime, anche se si può intuire in una certa misura quale si la trama portante. Si scopre che la casa della donna, sulla quale il detective Taka stava indagando, è stata fatta saltare in aria da un gruppo, o meglio una setta di persone, che inevitabilmente sarà implicato nello sviluppo della serie, ma, a parte questo è impossibile stabile in quale modo e in quale misura.
Emergono i fili conduttori che collegano a livello onirico i tre personaggi: il nome Topeka e il bambino bionodo, che è in grado di far visita ai protagonisti mentre sognano. Ma, anche per quanto riguarda il bambino – che io avevo ipotizzato potesse essere il figlio di Tess – non è possibile inquadrarlo in alcun modo, come è impossibile attribuire un significato al nome Topeka, l’unica cosa che ci è dato sapere è che è un nome diventato ricorrente per il detective Taka e Burton. E a rendere ancora più ingarbugliata la situazione, è l'apparizione, sempre sul piano onirico, delle inquietanti quanto affascinanti figure di due uomini in giacca dal volto privo di lineamenti.
La cosa che si può ipotizzare alla luce di questi primi due episodi è che si stiano sviluppando due storie – una ambientata nella realtà l’altra nel mondo onirico – parallele ma con alcuni punti di contatto, e per ora i nostri tre protagonisti si trovano nella nostra stessa posizione: non hanno idea di cosa stia succedendo.

VERDETTO

La serie mi sta intrippando un casino, e sto apprezzando molto le ambientazioni e il contesto, ed essendo amante del genere surreale, onirico e mind-blowing non poteva essere altrimenti. E per questo pure se ancora è tutto sfumato, mi piace molto lo stile narrativo, così sfumato, dai toni grotteschi e pregno di simbolismo, dove ci sono un’infinità di dettagli da scovare. Per ora di concreto c’è veramente poco – così poco che anche le recensioni escono striminzite – ma come ho già detto ho fiducia, e sono convinta che possa venire fuori una storia veramente interessante e particolare. Ma allo stesso tempo, capisco chi guardando questi primi due episodi, si sia annoiato o irritato nel non avere nessuna risposta, nessuna spiegazione ma solo domande e misteri.

Voto 7,5

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