Nel precedente
episodio è stato dato più spazio all’approfondimento dei personaggi, in questo
invece si manifesta all’ennesima potenza l’essenza olistica e allo stesso tempo
surreale di Dirk Gently's
Holistic Detective Agency, dando vita a quaranta minuti di puro delirio che
alla conclusione lasciano estasiati ed appagati.
Le
sequenze iniziali sono un tripudio di surrealismo, che oltre ad essere esteticamente meravigliose,
immergono fino ai capelli lo spettatore nel mondo, unico e speciale, di questa
serie, dove l’assurdo e la regola, e anche macchine, giunte da altre
dimensioni, che permettano di trasmutare la personalità di un uomo da un corpo
all’altro, non solo sono possibili ma rappresentano gli strumenti con i quali
viene combattuto lo scontro che si profila all’orizzonte. Poi si passa alle
sequenze con protagonisti Todd e la sorella (Amanda), che regalano l’ennesimo
dialogo esilarante, grottesco, e allo stesso tempo tremendamente affascinante, che
permette allo spettatore, non solo di apprezzare la freschezza e la
brillantezza di questa serie, ma anche la bravura degli attori – in questo caso
Elijah Wood e Hannah Marks – che sfoderano una gestualità e una mimica facciale
che riflettono alla perfezione le atmosfere della serie.
Ma i dialoghi in
generale, come altre volte ho detto, rappresentano uno dei punti forti di
questa serie: freschi, frizzanti, rispecchiano nel migliore dei modi l’anima surreale
ed esilarante di Dirk Gently's Holistic Detective Agency, e
contribuiscono, insieme ai personaggi pungenti e al ritmo sempre sostenuto, a
rendere l’episodio non appetibile, ma oltremodo gustoso, e mai stucchevole. E
un altro elemento, divenuto ormai un altro dei punti forti di questa serie è, a
dispetto del titolo, la coralità dimostrata dalla narrazione,
che va a valorizzare tutti i personaggi. Così da evitare tempi morti, momenti
di noia, perché quando si passa dalle rocambolesche e grottesche avventure di Dirk
e Todd,
ai dialoghi sconclusionati e ricolmi di ironia, spesso macabra, tra i due
detective della sezione persone scomparse e il fasullo agente FBI, non calano
ne l’intensità del racconto e meno che meno l’interesse, tutt’altro, l’episodio assume ancor
più colore e complessità, diventando ancor più magnetico.
E se nei commenti agli
episodi precedenti ho elogiato più volte i personaggi di Todd, Dirk e la mitica Burt,
questa volta voglio sottolineare che, non solo loro tre, ma l’intero gruppo di
personaggi è vincente. Dalla sexy Farah Black, diventata ormai membro
effettivo della squadra di Dirk, a
quelli che sembrano profilarsi come gli antagonisti della storia, per finire ai
detective strampalati dell’unità persone scomparse – che ad ogni loro apparizione ci
regalano dialoghi esilaranti - tutti i personaggi sono oltremodo
riusciti, di forte impatto scenico e narrativo, caratterizzati secondo le
regole adamsiane, danno
vita a momenti fantastici, rendendo non solo viva ma anche vitale e reattiva l’intera
storia.
Però, in mezzo al
susseguirsi di eventi tanto sconclusionati quanto epici, a risplendere in
questo episodio è stata la missione intrapresa da Todd e Dirk per trovare la verità
nascosta, che li a portati ad un viaggio, che altro non è che un cerchio
che ha come punto di arrivo lo stesso punto di partenza. Ma soprattutto
nelle sequenze che hanno luogo nel sottosuolo del quartiere dove vive Todd, risplende in modo abbagliante l’anima
della serie, illuminata da una successione di scene non solo surreali ma
completamente oltre la realtà, che viste in una qualsiasi altra serie
verrebbero bollate come forzatura, o addirittura come mala scrittura, ma nel
mondo Dirk Gently's Holistic Detective Agency invece, non solo rappresentano la logica
vigente, ma diventano la manifestazione dell’estetica narrativa unica e
irresistibile creata da Douglas Adams.
VERDETTO
Un altro ottimo
episodio, forse addirittura il migliore fino a questo punto, perché più di ogni
altro evidenzia l’ascendente adamsiano sulla serie, che si finalizza in
un susseguirsi di scene dal grande impatto visivo, ed esteticamente
meravigliose, e tra un momento delirante e uno surreale, riescono pure a
portare avanti la trama, che pur rimanendo ancora imprevedibile, riesce a
delineare i propri contorni. Quattro episodi rimasti alla conclusione di questa
prima stagione di Dirk Gently's Holistic
Detective Agency, ma fino ad ora questa serie è ampiamente promossa, perchè
oltre a dare vita ad un mondo unico, affascinante ed irresistibile, rappresenta
una vera e propria iniezione di vitalità ad un panorama televisivo, che salvo
rare eccezioni, sta diventando sempre più monotono e stanco.
voto 8,5
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