lunedì 14 novembre 2016

Falling Water 1x05 Ambergris - La Recensione



In questo quinto episodio di Falling Water le cose cominciano finalmente a quadrare, con i pezzi del puzzle che vanno a prende posizione e ad incastrarsi l’un l’altro.

Evolve la storia, evolvono gli intrecci ed avanzano anche i background dei personaggi. Molto spazio è stato riservato a Burton questa volta, che ha mangiato la foglia. Si è reso conto che le cose non quadrano, e che quello che vede in sogno ha ripercussioni sulla realtà. Assieme a lui facciamo la conoscenza di Isla, la giovane donna bionda che nell’episodio precedente aveva incontrato in sogno, e che lavora per conto di uno dei clienti della società di Burton, e ha di speciale il fatto che è come Tess: è in grado di viaggiare dentro i sogni delle persone, ma differenza di Tess ne è consapevole, e sfrutta la sua capacità. Ma ancora più importante di Isla, è il ritorno della misteriosa ragazza in rosso, che vediamo per la prima volta non solo nei sogni di Burton, ma anche nella realtà dove, è tenuta prigioniera dalla setta delle scarpe da tennis verdi sulla quale indaga Taka. E anche il legame tra lei e Burton diventa più chiaro: ha bisogno del suo aiuto.

Intanto Tess si sottopone all’ennesimo esperimento di Bill, però stavolta è diversa dalle altre: sogna insieme allo stesso Bill. E cosi entrambi si ritrovano sul piano onirico, e durante una sequenza grottesca e surreale, Tess rivede quello che è ormai è chiaro essere suo figlio, ma per l’ennesima volta non riesce a raggiungerlo. E intanto la figura di Bill diventa sempre più ambigua, è comincio a sospettare che stia usando Tess proprio per trovare e prendere il bambino, perché ormai è chiaro che è una figura fondamentale. Bambino che se sul piano onirico si interseca a distanza con Bill e Tess, per poi trovare un fugace punto di contatto con Burton dentro il solito pub, nella realtà ci da la conferma di due cose: la prima è che Tess ha avuto veramente un figlio, la seconda invece è che la madre di Tess non solo è a conoscenza di ciò, ma che è stata proprio lei a sottrarlo alla figlia, per consegnarlo a quanto pare alla setta guidata dalla donna di colore.

E naturalmente le vicende di Taka vanno ad intrecciarsi con le evoluzione della storia e con quello che vivono gli altri personaggi. Si ritrova da indagare sull’omicidio di Andy (il ragazzo che lavorava per Bill) e in questo modo finisce per incrociare, per la prima volta nella realtà, Tess. Viene fatta chiarezza sulla condizione della madre: è intrappolata dentro i suoi stessi sogni, e sta vivendo – se è vero quello che ha raccontato Bill a Tess – quello che molti anni prima è accaduto proprio alla sorella di Bill. E mentre Taka porta avanti le sue indagini si ritrova faccia a faccia con la donna di colore che segue da due episodi, che a sorpresa, si offre dargli l’aiuto necessario per salvare la madre.

La storia è oltremodo frammentata, però eventi e personaggi si intrecciano in modo affascinante, sottolineando che nell’universo di Falling Water è tutto collegato, e diventa sempre più chiaro il filo che lega i tre protagonisti, che stanno percorrendo parallelamente la stessa strada. Diventano chiari i punti di contatto, che fungono anche da perno per la storia: il bambino, il pub, la setta. Lo schema è complesso e ancora criptico, e sicuramente dividerà nettamente gli spettatori: da una parte quelli – come me – entusiasti e desiderosi di immergersi sempre di più nelle profonde e misteriose acque di Falling Water, dall’altra quelli che sono sul punto di perdere la pazienza e la voglia di proseguire. Comunque, per ora la serie sta riuscendo soprattutto nell’impresa di trovare una propria identità, perché se è certo che è nata sulla scia di Mr Robot, nel bene o nel male ha saputo emanciparsi, dando vita ad una storia, e ad un universo, che permettono a Falling Water di distinguersi dalle altre produzioni attualmente in onda.

VERDETTO

C’è stato un notevole passo avanti, con la storia che diventa più chiara, e i personaggi acquistano background narrativo e anche un po’ di spessore. Il progetto si rivela sempre più complesso e articolato, e se questo senza dubbio può rappresentare anche un eventuale problema, per ora, sono propensa a dare fiducia alla serie,convinta che quando arriverà il momento – entro fine stagione, credo – sarà in grado di tirare le fila e intrecciarli in modo armonioso e sapiente. Continuo ad apprezzare lo stile e il denso simbolismo che caratterizza quasi ogni scena, e sono sempre più affascinata dall’evolversi degli eventi, impaziente di vedere il prossimo episodio per saperne di più

voto 8

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