Rimane sempre tutto
molto etereo e sfumato, ma si cominciano ad intravedere le forme: la storia inizia ad acquisire sostanza, e i
personaggi cominciano ad avere un po’ di background.
Abbiamo un focus su Tess
– che approfitto per dire ancora una volta, considero il personaggio più
riuscito, e Lizzie Brochere che la
interpreta l’attrice più in parte -
viene a galla qualcosa del suo passato, ed entrano in gioco la madre e la
sorella, che andranno sicuramente a ricollegarsi al plot centrale (già la
sorella è chiaro che in qualche modo è collegata con la setta sulla quale sta
investigando Taka). Si ha la conferma di quello che era stato accennato
negli episodi precedenti: Tess ha
sofferto di problemi psichici, e per questo anni prima (nel 2009) è stata
internata in un istituto psichiatrico, e gli eventi mostrati nelle prime scene
del pilot (di Tess che partorisce o sogna di partorire) vengono inquadrati
proprio in questo periodo e più precisamente in un “buco” di tre giorni duranti
i quali Tess scappa dall’istituto, ma non ha memoria di dove sia andata o cosa
abbia fatto
Inutile dirlo, che sia
quanto accaduto nel passato di Tess e i personaggi della madre e la sorella
andranno ad intrecciarsi con gli sviluppi della trama. E sugli intrecci e i
collegamenti sottili che legano vari personaggi, e soprattutto i tre
protagonisti, per lo più si basa la costruzione mitologica di Falling Water. Una mitologia complessa,
ma speriamo pure pensata e non buttata a caso, e sviluppata con cognizione.
Possiamo finalmente
inquadrare pure la misteriosa donna dai capelli rossi che abbiamo visto
interagire nei passati episodi con Burton:
lei e Burton non si conoscono nella
realtà, ma interagiscono solo sul piano onirico, da vedere ancora il
perché, ma io tendo a pensare che lei abbia consapevolezza di cosa stia
accadendo, e che possieda la capacità – come Tess durante gli esperimenti di
Bill – di viaggiare coscientemente nel mondo dei sogni. Un mondo onirico, che
ormai è chiaro, esiste e non viene creato di volta in volta da i sogni di chi
vi accede, e come disse la voce nel prologo, collega in modo invisibile tutti
gli esseri umani. E i nostri tre protagonisti a questo mondo vi si sono solo
affacciati, ci sono entrati ma – ad eccezione di Tess – non hanno la più
pallida idea di cosa stia succedendo, però le cose sembrano cambiare anche da
questo punto di vista, sono sul punto di prendere consapevolezza di cosa sta
accadendo.
Per la prima volta
tutti e tre – mentre sognano a chilometri di distanza l’uno dall’altro – si
ritrovano nello stesso posto: il bar dove abbiamo visto Burton interagire con
la bella donna dai capelli rossi. E molto probabilmente questo bar rappresenta
un punto di accesso o un punto di collegamento. Ma oltre a questo, prende forma
anche la guerra per la conquista di questo mondo, profetizzata nel primo
episodio, e ne diventa chiaro anche il perché: potere e controllo. Dominando
questo piano onirico si ha potere anche sulla realtà: l’uomo che viene ucciso nel sogno davanti a Burton, Taka e Tess, muore
nella realtà.
Ecco che finalmente si
cominciano a gettare le basi e fissare le prime regole, che danno non solo più
concretezza alla storia, ma anche più intensità e drammaticità, ora è chiaro
che, non c’è solo confusione per i nostri personaggi che si ritrovano senza
volerlo in questo mondo, ma ci sono anche dei rischi, e soprattutto si conosce
il valore della posta in gioco.
Ma se anche alcune
cose prendono forma, rimane ancora una spessa coltre di mistero ad avvolgere Falling Water, e quasi tutto è
ancora da scoprire e capire. Però, questo episodio rende la stiria ancora più
intrippante, più complessa, rimarca con decisione lo stile criptico e sfumato,
caratterizzato da tanta simbologia nascosta soprattutto nei dettagli, nei
colori, e si conferma una serie che richiede uno spettatore attivo e attento.
Certo, rimane ancora alto il rischio che alla fine si riveli solo fumo niente
arrosto, e il castello di carte rischia di crollare inesorabilmente quando verrà
il momento di tirare via il velo, perché alla fine questo è il vero banco di
prova per serie simili: perché costruire una storia così sfumata e con così
poche certezze non è difficile, la maestria sta nel riuscire a tiare al momento
giusto i fili giusti, armonizzare il tutto, e soprattutto dare un senso logico
e concreto a tutto quello che si è creato. Per ora le impressioni sono
positive, mi sembra di scorgere dietro la mitologia, complessa e inafferrabile, che Falling
Water sta costruendo un progetto pensato, e per questo rimango fiduciosa.
VERDETTO
Sicuramente il miglior
episodio dei tre fino ad ora! La storia
comincia ad acquisire sostanza, si intravedono le basi e cominciano ad essere
fissare le leggi che regolano il mondo di Falling Water. Anche i personaggi
cominciano ad acquisire colore, i loro background cominciano a formarsi, e
sembra essere arrivato anche il momento per i tre di interagire tra di loro, e
questo renderà l’interra narrazione più armonica, eliminando quella sensazione
di slegato e frammentario che regnava nei precedenti episodi. Rimangono ancora
moltissime le cose da scoprire e capire – e l’elenco è veramente molto lungo –
ma non ho fretta, e fino a quando gli episodi riusciranno a convincermi e a
coinvolgermi in questo modo è tutt’altro che un problema, perché la storia
continua ad affascinarmi, e apprezzo tanto questo stile criptico, surreale e
simbolico, al quale ora si aggiungo toni ancor più cupi che vanno anche a
rendere più tesa l’intera storia. Quindi, aspetto con ansia il prossimo episodio...
voto 8-
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