mercoledì 2 novembre 2016

Falling Water 1x03 Monsters, Most Familiar - La Recensione



Rimane sempre tutto molto etereo e sfumato, ma si cominciano ad intravedere le forme:  la storia inizia ad acquisire sostanza, e i personaggi cominciano ad avere un po’ di background.

Abbiamo un focus su Tess – che approfitto per dire ancora una volta, considero il personaggio più riuscito, e Lizzie Brochere che la interpreta l’attrice più in parte  - viene a galla qualcosa del suo passato, ed entrano in gioco la madre e la sorella, che andranno sicuramente a ricollegarsi al plot centrale (già la sorella è chiaro che in qualche modo è collegata con la setta sulla quale sta investigando Taka). Si ha la conferma di quello che era stato accennato negli episodi precedenti: Tess ha sofferto di problemi psichici, e per questo anni prima (nel 2009) è stata internata in un istituto psichiatrico, e gli eventi mostrati nelle prime scene del pilot (di Tess che partorisce o sogna di partorire) vengono inquadrati proprio in questo periodo e più precisamente in un “buco” di tre giorni duranti i quali Tess scappa dall’istituto, ma non ha memoria di dove sia andata o cosa abbia fatto
Inutile dirlo, che sia quanto accaduto nel passato di Tess e i personaggi della madre e la sorella andranno ad intrecciarsi con gli sviluppi della trama. E sugli intrecci e i collegamenti sottili che legano vari personaggi, e soprattutto i tre protagonisti, per lo più si basa la costruzione mitologica di Falling Water. Una mitologia complessa, ma speriamo pure pensata e non buttata a caso, e sviluppata con cognizione.

Possiamo finalmente inquadrare pure la misteriosa donna dai capelli rossi che abbiamo visto interagire nei passati episodi con Burton: lei e Burton non si conoscono nella realtà, ma interagiscono solo sul piano onirico, da vedere ancora il perché, ma io tendo a pensare che lei abbia consapevolezza di cosa stia accadendo, e che possieda la capacità – come Tess durante gli esperimenti di Bill – di viaggiare coscientemente nel mondo dei sogni. Un mondo onirico, che ormai è chiaro, esiste e non viene creato di volta in volta da i sogni di chi vi accede, e come disse la voce nel prologo, collega in modo invisibile tutti gli esseri umani. E i nostri tre protagonisti a questo mondo vi si sono solo affacciati, ci sono entrati ma – ad eccezione di Tess – non hanno la più pallida idea di cosa stia succedendo, però le cose sembrano cambiare anche da questo punto di vista, sono sul punto di prendere consapevolezza di cosa sta accadendo.

Per la prima volta tutti e tre – mentre sognano a chilometri di distanza l’uno dall’altro – si ritrovano nello stesso posto: il bar dove abbiamo visto Burton interagire con la bella donna dai capelli rossi. E molto probabilmente questo bar rappresenta un punto di accesso o un punto di collegamento. Ma oltre a questo, prende forma anche la guerra per la conquista di questo mondo, profetizzata nel primo episodio, e ne diventa chiaro anche il perché: potere e controllo. Dominando questo piano onirico si ha potere anche sulla realtà: l’uomo che viene ucciso nel sogno davanti a Burton, Taka e Tess, muore nella realtà.
Ecco che finalmente si cominciano a gettare le basi e fissare le prime regole, che danno non solo più concretezza alla storia, ma anche più intensità e drammaticità, ora è chiaro che, non c’è solo confusione per i nostri personaggi che si ritrovano senza volerlo in questo mondo, ma ci sono anche dei rischi, e soprattutto si conosce il valore della posta in gioco.

Ma se anche alcune cose prendono forma, rimane ancora una spessa coltre di mistero ad avvolgere Falling Water, e quasi tutto è ancora da scoprire e capire. Però, questo episodio rende la stiria ancora più intrippante, più complessa, rimarca con decisione lo stile criptico e sfumato, caratterizzato da tanta simbologia nascosta soprattutto nei dettagli, nei colori, e si conferma una serie che richiede uno spettatore attivo e attento. Certo, rimane ancora alto il rischio che alla fine si riveli solo fumo niente arrosto, e il castello di carte rischia di crollare inesorabilmente quando verrà il momento di tirare via il velo, perché alla fine questo è il vero banco di prova per serie simili: perché costruire una storia così sfumata e con così poche certezze non è difficile, la maestria sta nel riuscire a tiare al momento giusto i fili giusti, armonizzare il tutto, e soprattutto dare un senso logico e concreto a tutto quello che si è creato. Per ora le impressioni sono positive, mi sembra di scorgere dietro la mitologia, complessa e inafferrabile,  che Falling Water sta costruendo un progetto pensato, e per questo rimango fiduciosa.

VERDETTO 

Sicuramente il miglior episodio dei tre fino ad ora! La storia comincia ad acquisire sostanza, si intravedono le basi e cominciano ad essere fissare le leggi che regolano il mondo di Falling Water. Anche i personaggi cominciano ad acquisire colore, i loro background cominciano a formarsi, e sembra essere arrivato anche il momento per i tre di interagire tra di loro, e questo renderà l’interra narrazione più armonica, eliminando quella sensazione di slegato e frammentario che regnava nei precedenti episodi. Rimangono ancora moltissime le cose da scoprire e capire – e l’elenco è veramente molto lungo – ma non ho fretta, e fino a quando gli episodi riusciranno a convincermi e a coinvolgermi in questo modo è tutt’altro che un problema, perché la storia continua ad affascinarmi, e apprezzo tanto questo stile criptico, surreale e simbolico, al quale ora si aggiungo toni ancor più cupi che vanno anche a rendere più tesa l’intera storia. Quindi, aspetto con ansia il prossimo episodio...

voto 8-

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