Episodio non molto
esaltante, dove la nostra coppia di disadattati, è alle prese con il numero della dottoressa
Tilman. Il caso è stato prevedibile fin da subito, e pure poco accattivante,
però si salva in corner con il finale completamente aperto, che lascia il
destino dello stalker completamente nelle mani dello spettatore e della sua
fantasia.
Caviezel ha dato
un’ottima interpretazione, però il personaggio di John continua ad essere
caratterizzato sulla scia del Terminator di carne e ossa. Una cosa che invece
mi è piaciuta, è l’interazione tra lui e Fusco, e spero sia una dinamica che
verrà sfruttata spesso, perché garantisce quel lato divertente che io apprezzo
molto e da importanza al personaggio del detective, fino
ad ora completamente in ombra, e per questo trovo molto interessante e anche
promettente, la scelta di John mettere proprio Fusco a controllare le mosse
della Carter.
Carter intanto riesce
ad arrivare al nostro Harold seguendo la pista della rapina avvenuta nell’episodio
precedente, ma ignora completamente la sua vera identità. E chissà quale sarà
la sua reazione quando scoprirà di essere arrivata cosi vicino al suo Man in
the suit. E proprio nell’incontro con la Carter, Emerson da un’altra buona
prestazione, dimostrandosi un attore veramente camaleontico.
VERDETTO
Non c’è molto da dire. L’episodio è stato godibile, e ci sono stati momenti interessanti, ma
nel complesso è il più debole dei quattro visti fino ad ora. Scivola via senza
infamia e senza lode, e anche senza lasciare nessun segno tangibile.
Voto 6
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