lunedì 26 settembre 2016

Recensione: Person of Interest 1x06 - The Fix



Senza dubbio il miglior episodio fino ad ora. Con un caso interessante, strutturato con cura, che introduce la figura di Zoe Morgan, la Fixer, che lascia intendere un possibile ritorno. Ed è cosa molto gradita, sia per la simpatia del personaggio, sia per la bella chimica che si è sviluppata tra lei e John, rendendo quest’ultimo un po’ meno Terminator indistruttibile. 

 
Ma, anche se, ad agire sul campo sono stati John e Zoe, personaggio monumentale dell’episodio è Harold. Viene fuori tutto la frustrazione con la quale ha vissuto negli ultimi anni, perché impotente, era costretto  perdere i numeri che la Macchina gli dava. Proprio uno dei numeri persi, quello di una giovane donna morta sei mesi prima, quando lui ancora non aveva trovato John, è l’elemento scatenante dell’intera storia. Al centro di questo episodio, c’è proprio una donna morta mesi prima, e della quale aveva ricevuto il numero, ma non avendo ancora trovato John, non ha potuto salvarla.
E quando nel finale, quando mette spalle al muro Keller – il responsabile della morte della giovane donna - mandando in frantumi la sua compagnia farmaceutica, c’è in lui un grande senso di soddisfazione, che nasce dall’essere riuscito a fare giustizia ad almeno uno dei numeri che ha perso.

E dopo questo episodio, è il momento di spendere due parole su Harold e il suo attore. Ho sempre un po’ snobbato Emerson, considerandolo sopravvalutato, come tanto sopravvalutata è Lost la serie che lo ha consacrato nel panorama degli attori che contano. Ma vedendolo all’opera in questa serie, pian piano lo sto rivalutando. Si sta dimostrando un attore di grande talento, in grado di caratterizzare alla perfezione Harold. Harold, che senza dubbio è il personaggio migliore della serie, non che John sia da buttare, però a confronto di mister Finch, che è cosi elegante, originale e sopra le righe, è più grezzo ma soprattutto sa tanto di già visto.
Però, il rapporto che si sta creando tra i due, le varie interazioni che alle volte sfociano anche in gag esilaranti, sono uno dei punti di forza di questa stagione. I due personaggi sembrano completarsi a vicenda, e la serie in questi primi episodi si sta reggendo proprio su loro due e questo rapporto, strano e complesso che si sta creando facendo un passo avanti ad ogni episodio.

E a un caso ben fatto caratterizzato da “un’ottima number” che promette di ritornare, si aggiunge in parallelo uno sviluppo importante, seppur minimo della trama orizzontale:  La Carter continua ad indagare sul nome Elias, venuto fuori al terzo episodio, aggiungendo nuovi elementi.  Ancora si sa poco, ma pare sia in qualche modo collegato alla mafia. E si sa, le storie di mafia aggiungono sempre un po’ di pepe alla storia. E mi incuriosisce anche, scoprire in che modo tutto questo possa andare ad incastrarsi con la natura sify della serie. 

 
VERDETTO

Come ho detto all’inizio questo è il miglior episodio fin qui visto, c’è stato una caso verticale, costruito e curato molto bene, e la presenza dell’affascinante Zoe Morgan (interpretata da Paige Turco) ha aiutato molto, dando freschezza e dinamismo alle vicende e anche al personaggio di John. Ottima è stata anche l’interpretazione di Emerson e il comportamento del suo Harold, e a fare da ciliegina sulla torta, arriva uno sviluppo della tanto agognata trama orizzontale. La serie, anche se lentamente cerca di trovare una quadratura, e questo episodio è stato sicuramente un passo nella giusta direzione.

Voto 7

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