Mi ripeto nei
complimenti alla serie, che di episodio in episodio continua la sua crescita,
non esplosiva, ma costante, e senza mai distaccarsi dalla sua natura.
Che Person of Interest
ha la grande capacità di mixare humor e drama l’ho detto molte volte, ma questa
volta gli autori si sono proprio superati, dando vita ad un episodio esilarante
e divertente come nessun’altro, conservando però anche l’intensità e la
tensione che nei finali prendo il posto della leggerezza, e dei toni quasi da
dramedy, producendo dei continui colpi di scena che concludo in un finale che
preannuncia la tanto attesa esplosione.
L’inizio è dei
migliori: lontani da New York abbiamo John e Carter che aspettano l’uscita dal
carcere di Gianni Moretti, appena rilasciato. E don Moretti non è importante
solo perché è interpretato da Mark Margolis – il Tio Salamanca con
l’inquietante campanellino di Breaking Bad – ma è anche il padre del nemico
pubblico numero uno: Carl Elias. E proprio per ottenere delle informazioni sul
figlio – che anche attende con ansia il padre, ma non per abbracciarlo – e
poterlo catturare, Carter lo attende per inserirlo nel programma protezione
testimoni. E don Moretti, che all’inizio si mostra restio a collaborare, dopo
il subitaneo assalto degli uomini di Elias – al quale tutti riescono a
sopravvivere grazie al nostro John, la tamarragie ha anche i suoi lati positivi
– decide di accettare la proposta della Carter.
Si potrebbe stare a
discutere sui soliti difetti della serie, la sparatoria fatta maluccio, con
montaggi spezzati e proietti che appaiono dal nulla e si conficcano dentro i bersagli,
ma si va oltre per godersi appieno la storia, perché da quanto è appena
accaduto si dipaneranno più trame, che andranno a coinvolgere tutti i nostri
personaggi, e rischieranno di far saltare gli equilibri faticosamente creati.
Ma andiamo con ordine,
come ho detto questa è la puntata più divertente della stagione, e grazie al number
insolito che sputa la macchina: quello della giovanissima Leila, una
bambina di soli pochi mesi. Harold deve occuparsi di lei, ed evitare che venga
rapita o peggio, proprio mentre John ha a che fare con gli uomini di Elias. E
il nostro miliardario ci sorprende e ci diverte! Costretto ad improvvisare,
rapisce dall’ospedale la bambina, e da qui è l’inizio del delirio, un
susseguirsi di gag esilaranti che fanno letteralmente volare i minuti.
Ma, l’episodio non è
stato solo delirio e spasso. Assente nell’episodio precedente, in questo Fusco
ritorna, e le conseguenze di appartenere
all’HR cominciano a farsi sentire.
Gli viene subito presentato il conto per il “favore”ricevuto: deve
trovare il posto in cui la Carter tiene Moretti. Questa è l’occasione per
cominciare a caratterizzare bene Lionel, portandolo oltre il ruolo di
macchietta. E le cose sembrano funzionare bene. Il nostro detective è
combattuto, e per ora fa la cosa giusta. Il suo personaggio, un po’ trascurato,
e messo in ombra a favore di quello della detective Carter, sembra deciso ad
intraprendere un viaggio di redenzione, che promette di renderlo protagonista
degli eventi futuri.
E mentre Lionel
combatte con se stesso e cerca di tenere a bada l’HR, John e Harold, perdono la
piccola Leila, rapita da dei criminali, assoldati per farla sparire. E pure se
riescono a risalire al mandante del rapimento, che ha commissionato pure
l’omicidio della madre della bambina, non riescono a ritrovare la bambina. Da
qui in poi è un crescendo in tensione. John, non potendo fare altro, fa quello
che può essere definito un patto con il diavolo: chiede l’aiuto di Elias. Che
lo aiuta a ritrovare bambina, ma quando sembra che tutto stia per concludersi per
il meglio, Elias e suoi uomini, rinchiudono John e la bambina nella cella
frigorifera di camion, e la richiesta è una sola: deve consegnare Moretti.

L’episodio si conclude
con Moretti che viene condotto da Elias, e per il vecchio don si prospetta un
futuro molto spiacevole. E molto probabilmente nella mente del vecchio boss sono
passate le stesse parole dette da Harold a John: il problema con i figli è che non può sapere come verranno su.
VERDETTO
Uno degli episodio che
più mi sono piaciuti. Divertente come nessun altro, e allo stesso tempo
drammatico, pieno di azione e continui cambi di scena.
La Carter si chiama
fuori facendo saltare gli equilibri, e sorgono tante domane per il futuro: come
si comporterà la detective da ora in poi? Arriverà la riappacificazione con
John?
Il personaggio di
Fusco continua ad emergere acquistando spessore e drammaticità. Elias raggiunge
il suo obiettivo, e ora si prepara per la prossima mossa. Insomma sono successe
tante cose e tutte di qualità. Si aprono nuove trame, e si prospettano sviluppi
molto interessanti. E questo non può fare altro che aumentare l’interesse per
la serie e la sua storia che si sta facendo sempre più interessante e
coinvolgente.
Voto 7,5
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