mercoledì 28 settembre 2016

Recensione: Person of Interest 1x17 - Baby Blue



Mi ripeto nei complimenti alla serie, che di episodio in episodio continua la sua crescita, non esplosiva, ma costante, e senza mai distaccarsi dalla sua natura.

Che Person of Interest ha la grande capacità di mixare humor e drama l’ho detto molte volte, ma questa volta gli autori si sono proprio superati, dando vita ad un episodio esilarante e divertente come nessun’altro, conservando però anche l’intensità e la tensione che nei finali prendo il posto della leggerezza, e dei toni quasi da dramedy, producendo dei continui colpi di scena che concludo in un finale che preannuncia la tanto attesa esplosione.

 L’inizio è dei migliori: lontani da New York abbiamo John e Carter che aspettano l’uscita dal carcere di Gianni Moretti, appena rilasciato. E don Moretti non è importante solo perché è interpretato da Mark Margolis – il Tio Salamanca con l’inquietante campanellino di Breaking Bad – ma è anche il padre del nemico pubblico numero uno: Carl Elias. E proprio per ottenere delle informazioni sul figlio – che anche attende con ansia il padre, ma non per abbracciarlo – e poterlo catturare, Carter lo attende per inserirlo nel programma protezione testimoni. E don Moretti, che all’inizio si mostra restio a collaborare, dopo il subitaneo assalto degli uomini di Elias – al quale tutti riescono a sopravvivere grazie al nostro John, la tamarragie ha anche i suoi lati positivi – decide di accettare la proposta della Carter.
Si potrebbe stare a discutere sui soliti difetti della serie, la sparatoria fatta maluccio, con montaggi spezzati e proietti che appaiono dal nulla e si conficcano dentro i bersagli, ma si va oltre per godersi appieno la storia, perché da quanto è appena accaduto si dipaneranno più trame, che andranno a coinvolgere tutti i nostri personaggi, e rischieranno di far saltare gli equilibri faticosamente creati.

Ma andiamo con ordine, come ho detto questa è la puntata più divertente della stagione, e grazie al number  insolito che sputa la macchina: quello della giovanissima Leila, una bambina di soli pochi mesi. Harold deve occuparsi di lei, ed evitare che venga rapita o peggio, proprio mentre John ha a che fare con gli uomini di Elias. E il nostro miliardario ci sorprende e ci diverte! Costretto ad improvvisare, rapisce dall’ospedale la bambina, e da qui è l’inizio del delirio, un susseguirsi di gag esilaranti che fanno letteralmente volare i minuti.

Ma, l’episodio non è stato solo delirio e spasso. Assente nell’episodio precedente, in questo Fusco ritorna, e le conseguenze di appartenere all’HR cominciano a farsi sentire.  Gli viene subito presentato il conto per il “favore”ricevuto: deve trovare il posto in cui la Carter tiene Moretti. Questa è l’occasione per cominciare a caratterizzare bene Lionel, portandolo oltre il ruolo di macchietta. E le cose sembrano funzionare bene. Il nostro detective è combattuto, e per ora fa la cosa giusta. Il suo personaggio, un po’ trascurato, e messo in ombra a favore di quello della detective Carter, sembra deciso ad intraprendere un viaggio di redenzione, che promette di renderlo protagonista degli eventi futuri.

E mentre Lionel combatte con se stesso e cerca di tenere a bada l’HR, John e Harold, perdono la piccola Leila, rapita da dei criminali, assoldati per farla sparire. E pure se riescono a risalire al mandante del rapimento, che ha commissionato pure l’omicidio della madre della bambina, non riescono a ritrovare la bambina. Da qui in poi è un crescendo in tensione. John, non potendo fare altro, fa quello che può essere definito un patto con il diavolo: chiede l’aiuto di Elias. Che lo aiuta a ritrovare bambina, ma quando sembra che tutto stia per concludersi per il meglio, Elias e suoi uomini, rinchiudono John e la bambina nella cella frigorifera di camion, e la richiesta è una sola: deve consegnare Moretti.
Elias non avrebbe fatto del male alla bambina, ma sapeva perfettamente che neppure John avrebbe potuto farlo, e in fatti il nostro Batman in giacca, cede. Salva Leila consegnando Moretti ad Elias. E a nulla serve la corsa disperata per cercare di mettere apposto le cose. E le conseguenze si fanno subito sentire, la Carter, apprendendo come sono andate le cose, si tira fuori. Giunge al suo limite, e decide di interrompere la collaborazione con John.  

L’episodio si conclude con Moretti che viene condotto da Elias, e per il vecchio don si prospetta un futuro molto spiacevole. E molto probabilmente nella mente del vecchio boss sono passate le stesse parole dette da Harold a John: il problema con i figli è che non può sapere come verranno su.

VERDETTO

Uno degli episodio che più mi sono piaciuti. Divertente come nessun altro, e allo stesso tempo drammatico, pieno di azione e continui cambi di scena. 
La Carter si chiama fuori facendo saltare gli equilibri, e sorgono tante domane per il futuro: come si comporterà la detective da ora in poi? Arriverà la riappacificazione con John?
Il personaggio di Fusco continua ad emergere acquistando spessore e drammaticità. Elias raggiunge il suo obiettivo, e ora si prepara per la prossima mossa. Insomma sono successe tante cose e tutte di qualità. Si aprono nuove trame, e si prospettano sviluppi molto interessanti. E questo non può fare altro che aumentare l’interesse per la serie e la sua storia che si sta facendo sempre più interessante e coinvolgente.

Voto 7,5

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