giovedì 27 ottobre 2016

Flash Review - Designated Survivor 1x04 The Enemy



La serie rimane sullo stesso (basso) livello, e di episodio in episodi diventa sempre più una fucina di slogan impregnati di un buonismo banale e completamente fuori dalla realtà.
Le indagini portate avanti da Maggie Q seguono il copione del cliché narrativo: il sospettato non può essere sospettato perché aldilà di ogni sospetto , e la stessa banalità la ritroviamo nei dialoghi “quest'uomo ha passato la vita a serivire il suo paese”.  Inevitabilmente la bella Maggie intraprenderà un cammino duro e faticoso, durante il quale inevitabilmente verrà accusata di pazzia o tradimento, ma alla fine, forte della sua stoicità, scoprirà la verità... 'nsomma le solite cose. E per come la stanno dipingendo, il personaggio (non lei che è troppo bella) comincia già a irritarmi.

mercoledì 26 ottobre 2016

Wynonna Earp 1 - La recensione della prima stagione



La serie mantiene la leggerezza (e anche la qualità) vista nel pilot, però la storia diventa sorprendentemente sempre più interessante, e gli episodi, grazie anche ad una forte componente comica, scorrono che è un piacere.

Che non fosse una produzione eccellente si era capito fin dal primo episodio, però mi ha piacevolmente sorpresa e convinta, anche perché non avevo nessuna pretesa. E pur mantenendo un stile tamarro al limite del trash, con splatter alle volte di bassa lega, intrattiene e alla fine anche la storia ha un suo perché. E’ intrigante, e pur perdendosi in ramee secondarie inutili e deboli, riesce a coinvolgere e convincere, grazie anche a dei plot twist veramente inaspettati.

lunedì 17 ottobre 2016

Flash Review - Designated Survivor 1x03 The Confession


Continua sullo stesso livello del precedente episodio: fondamentalmente funziona bene il main-plot, tutto il resto arranca e inciampa sui cliché, gli stereotipi, la scrittura scontata, le caratterizzazioni ad muzzum inevitabilmente presenti in una serie cosi americanata intensa.

Westworld 1x02 Chestnut - La Recensione



Questo secondo episodio è più bello e più coinvolgente del pilot, non perché sia fatto meglio, ma perché, dopo aver fatto le necessarie introduzioni, la serie può essere più scorrevole, e può trasportarci nel vivo del parco e nel cuore della storia, un po’ come se fossimo nei panni di William, e stessimo scendendo dal treno appena giunto a Westworld per vivere un avventura molto simile alla sua.

domenica 16 ottobre 2016

Falling Water 1x01 Pilot - La Recensione



Livelli esagerati di mind blowing per questo pilot, che è l’inizio di una serie che ha le stesse possibilità per diventare qualcosa di qualcosa di geniale o l’ennesima serie tutto fumo e niente arrosto.

Chiara l’ispirazione a Inception di Christopher Nolan,  ma la serie ha tutte le possibilità per trovare una propria identità, e costruire una storia, non solo interessante, ma anche in grado di distaccarsi dalla massa seriale ormai sempre più omologata. La messa in scena in questo pilot è abbastanza curata, e trovo quanto mai azzeccata la regia nebulosa e quasi incerta, e l’ambientazione in una New York sbiadita, che si sposano alla perfezione con le tematiche eteree di questa storia. Gli attori mi sembrano tutti quanti in parte e con delle capacità, sperando che David Ajala riesca ad andare con il suo personaggio oltre la mono-espressione. Invece ho particolarmente apprezzato l’interpretazione di Lizzie  Brocher, che risulta anche esteticamente perfetta per la parte di Tess.

sabato 15 ottobre 2016

Jonathan Strange & Mr Norrell - La Rencesione



Jomathan Strange & Me Norrell rappresenta una modo diverso di raccontare di magia e fantasy in generale. Una miniserie che con la sua magia, che sta soprattutto nelle atmosfere, nelle ambientazioni e nei magnifici personaggi,  mi ha letteralmente stregata.

La miniserie è la trasposizione (a cura della BBC) del omonimo romanzo di Susanna Clarke, che però io non ho mai letto, e quindi ogni episodio per me è stato una grande e magica sorpresa.

Flash Review: Van Helsing 1x02 - Seen You




Flash Review: Designated Survivor 1x02 - The First Day



Questo secondo episodio mette in bella mostra tutti i problemi e tutti i limiti della serie. Dimostrando che a reggere l’intero impianto narrativo è solo ed esclusivamente la soluzione dell’enigma, perché chiaramente i personaggi mancano totalmente del fascino e soprattutto del carisma necessario a reggere la storia con le loro evoluzioni e vicissitudini.

Berlin Station 1x02 Lights Don't Run on Loyalty - La Recensione



Continua a piacermi! Questo secondo episodio, conferma le prime impressioni di solidità che ho avuto sulla serie: la messa in scena, pur non appariscente o geniale, è curata, e la storia si fa sempre più interessante

La storia si sta meravigliosamente aggrovigliando, ed è chiaro che, con il tempo, si dipanerà su due filoni separati ma anche paralleli, che potranno intrecciarsi facilmente all’occorrenza.
Vengono resi alla perfezione tutti i giochi di potere, i doppi giochi, gli intrallazzi politici, che non possono mancare in una storia come questa. E pur, come ho detto anche nella recensione all’episodio precedente, trattando tematiche molto inflazionate, la narrazione riesce, magistralmente, ad evitare cliché e stereotipi. E da apprezzare anche, almeno per ora, il modo in cui stanno trattando tematiche attuali e alle volte delicate, senza scadere nell’eccessivo buonismo o nelle demonizzazioni, facendo sfoggio anzi di una buona dose autoironia, che è cosa molto apprezzata!

Westworld 1x01 The Original (series premiere) - La Recensione



Arriva finalmente Westworld la serie più attesa degli ultimi anni. Ispirata all'omonimo film del 1973 di Michael Crichton la creatura di Jonathan Nolan e Lisa Joy, è il prodotto di punta della nuova gestione HBO nel progetto di rilancio della rete del lusso televisivo.

Dopo Twin Peaks 3,Westworld era la serie che più attendevo! E molto spesso quando si attende una serie per cosi tanto tempo la delusione è sempre dietro l’angolo, perché inevitabilmente per un progetto cosi grande, attorno al quale si crea un’aura quasi reverenziale, si finisce per avere delle sovra-aspettative. Ecco, io su Westworld avevo delle sovra-aspettative, ma questo è stato uno di quei rari casi in le tante (tantissime) vengono ripagate! Westworld mantiene le tante promesse fatte in questi due lunghi anni d’attesa! Si, ancora è presto per le sentenze, per gridare al capolavoro, ma la cosa certa è, che questo pilot rimarrà nella storia della buona serialità, perché fatto dannatamente bene! Come se ne vedono pochi.

Recensione: Berlin Station 1x01 - Pilot



Inizio molto convincente per questa serie che vuole raccontare, una storia attualissima, ma con tanti richiami al passato americano e mondiale.

La prima impressione che ho avuto è quella di vedere una serie solida, fatta come si deve, e con una sceneggiatura pensata. La realizzazione tecnica, almeno in questo pilot, è molto curata. La fotografia è buona, e la regia che, pur non presentando nessun colpo genio, non è artefatta, ma pulita e composta, e rende molto bene.
Menzione speciale per la canzone che fa da sigla: I’m afraid of americans di David Bowie, che oltre ad essere bellissima, sembra fatta apposta per una serie simile.

venerdì 14 ottobre 2016

Recensione: Designated Survivor 1x01 - Pilot



Una serie dallo spirito profondamente americano, che ricorda tanto un mix tra House of Cards, West Wing e Homeland. Ma nonostante riproponga una storia vista e rivista, sembra essere in grado di intrattenere piacevolmente.

Questo pilot ha un ritmo indiavolato, in quaranta minuti ne succedono di cose! In una sola notte gli Stati Uniti subiscono un tremendo attacco terroristico, che li priva non solo del presidente, ma di tutte le figure più prossime alla linea di successione. Ed è cosi che, un tranquillo padre di famiglia, che solo fino alla mattina era letteralmente l’ultima ruota del carro, si ritrova ad essere senza volerlo (?) il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America.

Recensione: Van Helsing 1x01 - Pilot



Pilot molto deludente, che prende un nome importante della letteratura mondiale, lo snatura completamente e ci costruisce sopra una storia post-apocalittica che è l’apoteosi del trash e della mala scrittura.

La storia sa tanto di già visto,  ricorda molto The Walking Dead. Hanno preso un nome “importante” della letteratura mondiale e hanno provato a costruirci sopra una storia post apocalittica, dei giorni nostri, ma il risultato non è dei migliori. Ora, io sono a favore delle reinterpretazioni in chiave moderna o alternativa, ma qui hanno smerdato il mio amato Van Helsing, proponendo una storia che non ha alcun appeal.

giovedì 13 ottobre 2016

Recensione: The Magicians 1x01 - Pilot



The Magicians, una serie che mi incuriosiva da tempo. Nella mia mente, per quel poco che ne sapevo, la immaginavo come la versione over 18 di Harry Potter, e con una considerevole componente di trash.

Visto il pilot, dico: Si! C’è tanto Harry Potter, e anche una spruzzata di Narnia. Però, almeno per ora, il rischio di sembrare una copia passo passo della storia della Rowling è scongiurato. Pur mostrando una struttura di base simile (maghi e non maghi, mondo magico contrapposto al mondo reale, le persone normali ignorano l’esistenza dei maghi...) il tutto viene affrontato con piglio più adulto, più trasgressivo e a tratti più realistico e moderno, rendendo così la storia nel complesso interessante e anche molto divertente, oltre a mostrare la serie decisa a trovare una propria identità.

Person of Interest 1 - La recensione della prima stagione



Mi è piaciuta! Una buona prima stagione! Introduttiva, molto introduttiva, e per questo più volte è risultata un poco lenta, soprattutto agli inizi. Ma, si è presa i suoi tempi e ha gettato le basi non solo per una storia interessante, ma anche per la costruzione di un mondo interno, con una propria storia, con dei personaggi che lo popolano e delle regole che lo governano.

martedì 4 ottobre 2016

Recensione: Ray Donovan 4x12 - Rattus Rttus



Un’ora letteralmente volta! Questo finale di stagione mi è proprio piaciuto, ed è riuscito a mettere in ordine tutti i pezzi.

L’inizio onirico, con il sogno di Ray dalle sfumature  surreali e grottesche, con il delirante sermone di padre Romero mi è piaciuto, e alla fine si è rivelato una specie di sogno premonitore.

Finalmente si ritorna a trattare il tema della fede e di Dio, quasi come nella prima stagione. Perché è giusto ricordarlo, queste tematiche hanno supportato non solo l’inizio della storia, ma anche la caratterizzazione complessa di Ray. La discussione che ha con Avi in ospedale, sull'efficacia delle preghiere, Abs che attribuisce del miracoloso alla remissione del cancro, e a fare da contrappunto dall'altra parte, la discussione tra padre Romeroe e Ray <<ha chiamato me, non te o Dio.>>  Tornano a mostrarci un Ray per come è sempre stato: pratico, disilluso, cinico, e lo confermano le battute finali con Hector. Però nonostante questo, nel profondo, da sempre, ha bisogno di credere, o almeno che qualcuno lo faccia al posto suo. Spero vivamente che nella prossima stagione tornino a concentrarsi su queste tematiche e queste sfaccettature di Ray, perché, mi ripeto, queste sono le cose che nelle prime stagioni hanno caratterizzato al meglio il personaggio, rendendolo sfaccettato, paradossale, il buon diavolo che conosciamo e che apprezziamo.

Recensione: Ray Donovan 4x11 - Chinese Algebra



Non un episodio perfetto, questo è sicuro, ma mi è piaciuto! I minuti sono passati senza mai pesare, e sono state gettate le basi per avere un buon finale di stagione.

Partiamo da Abs, un personaggio che io non ho mai amato particolarmente, anzi, a dirla tutta, è uno dei personaggi dei quali farei volentieri a meno, e quindi molte volte, sicuramente, questo influenza le mie opinioni su di lei, ma, detto questo, io continuo a trovarla mal gestita, soprattutto se paragonata alle prime stagioni, dove, pur sempre caratterizzata da un’ipocrisia scontata e quasi dovuta, il suo operato aveva un senso e un riscontro. Invece ora, soprattutto per quanto riguarda la situazione del tumore, l’ho trovata completamente fuori dalla realtà. Come ho trovato, non solo privo di mordente, ma anche fini a se stesse le preoccupazioni, i dubbi, i primi rimorsi che comincia a palesare sulla scelta fatta fatta.

lunedì 3 ottobre 2016

Recensione: Person of Interest 1x23 - Firewall



"So nice to finally meet you, Harold. You can call me Root."
 
Season finale che mantiene la parola! Vengono tirate le fila di tante trame, che si avvolgono e si intrecciano tra loro senza però chiudere realmente nulla, anzi, le storie si evolvono e le risposte diventano domande.

Bravissimo Nolan che in questo season finale raccoglie i frutti di una scrittura intelligente e mirata. Dopo questo episodio, che conclude ottimamente la prima stagione, Person of Interest si rivela una serie solida, con alle spalle un progetto pensato fin dall’inizio. Root, HR, Alicia Corwin molte delle trame aperte convergono in modo magistrale in questo finale, dando vita a quaranta minuti di pura adrenalina, caratterizzati da un susseguirsi di plot twist, che sono diventati il marchio di fabbrica della serie, e come sempre il tutto avviene in piena coerenza con la natura della serie. Tutto ruota sempre attorno al number che la Macchina tira fuori, che in questo caso è stato veramente eccezionale.

domenica 2 ottobre 2016

Recensione: Ray Donovan 4x10 - Lake Hollywood



Si continua sulla strada giusta, altra buona puntata!

Si continuano a chiudere le varie trame, per far converge tutto per il gran finale. Belle le scene iniziali che vedono la mia Lena fin da subito sulla scena. Tosta, cazzuta, come piace a noi, mostrano anche quanto lei tenga ad Avi. Abbiamo anche Darryl in azione, però sembra un può superfluo, ma la sua presenza si salva e trova giustificazione nel fatto che cosi lo si può considerare sempre più “dentro” la famiglia Donovan, e il legame con lo stesso Ray è molto cambiato se pensiamo agli inizi.

Recensione: Ray Donovan 4x09 - Goodbye Beautiful



Un ottimo episodio, che preannuncia un rush finale al cardiopalma

Le cose ora cominciano a farsi serie! Si respira un’aria di precarietà e pericolo come mai prima in questa serie. Ray e tutti gli altri non sono mai stati cosi in pericolo. Tornano sulla scena i russi, e presentano il conto per la morte di Belikov. Certo, ci si potrebbe chiedere perché Ray abbia fatto una vera e propria dichiarazione di guerra, spedendo a Mosca la cassa con il cadavere, però, nonostante la logica un po’ fallace della scelta, per noi spettatori è un invito a nozze! Si prospetta una battaglia senza precedenti per il nostro fixer, quindi non ci si lamenta.

Recensione: Ray Donovan 4x08 - The Texan



Un passo indietro rispetto all’episodio precedente. Molto interessanti però, alcune dinamiche dei personaggi.

Mickey è tornato in libertà! E questo non può che rallegrarci. Ma, vediamo quanto impiegherà a cacciarsi nuovamente nei guai. Molto belle, le scene iniziali insieme a Ray. Ridono, scherzano, Ray addirittura lo invita a stare a casa sua. Si era intuito dai precedenti episodi, ma ora è chiaro: il loro rapporto sta cambiando, sta evolvendo in positivo, e l’odio viscerale che provava Ray nelle prime stagioni si è molto affievolito. Ma con Mickey, il rischio che mandi tutto a puttane, è sempre dietro l’angolo, e non perché sia cattivo, ma perché è Mickey!

Recensione: Ray Donovan 4x07 - Norman Saves The World



Mi sbilancio e dico: miglior episodio della stagione!  A tratti, sembra di respirare la stessa aria e percepire la stessa atmosfera delle stagioni precedenti, anche se, molto cose rimangono fuori posto.

Prima tra tutte, a sembrare senza a sembrare fuori posto è la storia di Hector. Se nei primi episodi poteva essere un buon espediente per esplorare la giovinezza di Ray, e approfondire le molestie subite, il suo stato d’animo, e sottolineare  il tentativo fallito e l’impossibilità per Ray di cambiare vita, ora, per come è stato sviluppato, sembra inserito a forza nella storia. Che lo si voglia utilizzare per dare una storia a Terry, Darryl e l’ambiente della palestra? Ma fatto sta che, Hector è distante anni luci dalle vicende che Ray sta affrontando, e che, sono il plot centrale.
E se Hector appare inutile, ancora più inutile e incomprensibile è il ritorno di Marisol, la sorellastra. Secondo me l’unica ragione per cui si continui a sviluppare la relazione malata tra i fratellastri,è per poi far ricadere lo schifo, il disagio, che ne conseguirà sulle spalle di Ray.

Recensione: Person of Interest 1x22 - No Good Deed



"I know how you feel. Your need to understand. But believe me, Mr. Peck, this is a mystery you do not want to solve. Knowing the answer has cost me something I value more than my own life."


Ottimo preludio al finale di stagione. Quasi speculare all’episodio precedente, questo ha fatto il punto su Harold, sul suo passato e sul prezzo che ha dovuto pagare per aver costruito la Macchina.

Che Harold fosse un grande personaggio l’ho detto e ridetto più volte, e dopo questa puntata lo ripeto con ancora più convinzione. Tra alti e bassi, tutti i personaggi di questa serie sono interessanti e più o meno piacevoli. E proprio il buon lavoro di introspezione su di loro, le varie interazioni, l’evoluzione dei rapporti hanno retto la serie nei momenti in cui sembrava avere una storia poco interessante da raccontare. Ma, senza voler screditare gli altri, Harold Finch è il personaggio della serie! E la buona scrittura, la caratterizzazione complessa e profonda, sono supportate alla perfezione da un grande attore, che sta dando vita ad un personaggio che ha tutte le carte in regola per entrare nella storia della serialità televisiva.

sabato 1 ottobre 2016

Recensione: Person of Interest 1x21 - Many Happy Returns



When you find that one person who connects you to the world, you become someone different. Someone better. When that person is taken from you, what do you become then?

Una vera e propria perla! Con una costruzione non solo originale ma anche elegante, va a chiudere in modo poetico il cerchio di John. Peccato per alcune scelte narrative discutibili, senza le quali, si potrebbe esclamare capolavoro assoluto!

Non per caso tutto avviene nel giorno del compleanno di John. Questo è stato il suo episodio! E sia il personaggio che l’attore hanno risposto presente, dando il meglio.  Questo è stato possibile perché non c’era il supereroe invincibile, ma l’uomo. L’uomo spezzato e arrivato ad un passo dalla fine, caratterizzato da tante fragilità, dai rimorsi, dalle incertezze.
Cominciano ad arrivare le risposte alle domande sul suo passato. Risposte che hanno fatto un lungo giro, attraversando una grande tragedia, e si sono rivelate parte di un cerchio drammatico, ma poetico e perfetto iniziato ancor prima del suo  viaggio in metropolitana. E ora, le parole dette da Harold nel primo episodio “I’ve been watching you for a long tmie, John” acquistano un altro senso, e un altro sapore dal retrogusto malinconico.