domenica 16 ottobre 2016

Falling Water 1x01 Pilot - La Recensione



Livelli esagerati di mind blowing per questo pilot, che è l’inizio di una serie che ha le stesse possibilità per diventare qualcosa di qualcosa di geniale o l’ennesima serie tutto fumo e niente arrosto.

Chiara l’ispirazione a Inception di Christopher Nolan,  ma la serie ha tutte le possibilità per trovare una propria identità, e costruire una storia, non solo interessante, ma anche in grado di distaccarsi dalla massa seriale ormai sempre più omologata. La messa in scena in questo pilot è abbastanza curata, e trovo quanto mai azzeccata la regia nebulosa e quasi incerta, e l’ambientazione in una New York sbiadita, che si sposano alla perfezione con le tematiche eteree di questa storia. Gli attori mi sembrano tutti quanti in parte e con delle capacità, sperando che David Ajala riesca ad andare con il suo personaggio oltre la mono-espressione. Invece ho particolarmente apprezzato l’interpretazione di Lizzie  Brocher, che risulta anche esteticamente perfetta per la parte di Tess.

La storia, anche se ancora molto fumosa, è interessante, e ha tante potenzialità: Tutti gli esseri umani sono collegati tra di loro a livello inconscio, e tramite i sogni, che rappresentano il punto di accesso nella mente di ogni persona, si possono carpire informazioni, scoprire i segreti, e naturalmente acquisire potere e controllo. Tess è una di quelle persone (speciali?) in grado di viaggiare attraverso le strade del subconscio ed entrare nei sogni delle persone. E si prospetta una guerra  per il dominio dell’inconscio, che verrà combattuta nel mondo onirico.
 La grande componente onirica che caratterizza questa serie, al punto da rendere difficile e alle volte del tutto impossibile distinguere cosa i personaggi stiano vivendo e cosa stiano sognando, a me piace molto. E per questo ho apprezzato questo pilot quasi etereo, fumoso, che alla conclusione lascia un po’ confusi, ma con la voglia di scoprire di più su questo mondo: Come funzionano le cose, cosa rende Tess speciale e cosa unisce i tre protagonisti. Insomma, genera tanta curiosità e tanta voglia di vedere l’episodio successivo.
Certo, questa impostazione, può rivelarsi una lama a doppio taglio, perché anche se questo modo e questo stile che caratterizzano questa storia sono estremamente affascinanti, necessitano anche di sostanza. Ben vengano ora le domande e i misteri, purché in futuro arrivino anche le risposte e soprattutto la sostanza. Ecco, perché la cosa che manca a questo pilot cosi stiloso e complesso è proprio la sostanza. Mancano le certezze, sono completamente sconosciute le fondamenta. 

Come ho detto la storia, sviluppata intrecciando realtà e sogno e sfumandone i bordi, è complessa e a tratti nebulosa, che però non vuol dire impossibile da comprendere, perché la chiave di lettura è stata fornita, e si trova nei dettagli, richiede soltanto uno spettatore attivo, che voglia interagire, entrare nel vivo della storia. E qui, secondo me, è da ritrovarci un altro punto a favore di questa serie, perché sembra avere l’ambizione di andare oltre l’intrattenimento, speriamo solo che, a furia si fumare i contorni tra ciò che è vero e ciò che è sogno, non finisca per perdere completamente il contatto con la realtà. Comunque è chiara l’impressione che USA Network, con Falling Water cerchi di bissare il successo del suo prodotto di punta: Mr Robot, seguendone la scia e riproponendo un thriller psicologico dal potente effetto “mind blowing” .

 
VERDETTO

Questo pilot mi è piaciuto, e aspetto con ansia il prossimo episodio. Ci sono le potenzialità per sviluppare un prodotto di buon livello, in grado di distinguersi dalla massa. Il confezionamento – regia, scenografie, fotografia – pur non raggiungendo l’eccellenza è buono, e di conseguenza la messa in scena risulta molto curata. Come ho detto, buono anche il cast, su tutti spicca l’interpretazione di Lizzie Brocher, e il suo personaggio risulta già molto affascinante. Tra gli altri due protagonisti ho trovato interessante Burton, nonostante l’espressione di perenne costipato di David Ayala, invece meno carismatico e incisivo in questi primi sessanta minuti Taka. La storia è interessante è ha un grande fascino, soprattutto per chi come me apprezza le componenti oniriche e lo stile “mind blowing”, però capisco anche chi possa essere deluso da questo pilot, che in fin dei conti ha avuto molta poca sostanza, e raccontato molto poco, cominciando invece fin da subito a generare domande, e creare mistero. Per me va benissimo così, perché Falling Water con questo episodio ha acceso la mia attenzione, e ha già fatto scattare gli intrippi, e non vedo l’ora di vedere il prosieguo, sperando però, che nei giusti tempi arrivino le risposte e soprattutto la sostanza, e non si riveli un castello di carte e fumo.

Voto 7,5  

Nessun commento:

Posta un commento