Un passo indietro
rispetto all’episodio precedente. Molto interessanti però, alcune dinamiche dei
personaggi.
Mickey è tornato in
libertà! E questo non può che rallegrarci. Ma, vediamo quanto impiegherà a
cacciarsi nuovamente nei guai. Molto belle, le scene iniziali insieme a Ray.
Ridono, scherzano, Ray addirittura lo invita a stare a casa sua. Si era intuito
dai precedenti episodi, ma ora è chiaro: il
loro rapporto sta cambiando, sta evolvendo in positivo, e l’odio viscerale
che provava Ray nelle prime stagioni si è molto affievolito. Ma con Mickey, il
rischio che mandi tutto a puttane, è sempre dietro l’angolo, e non perché sia
cattivo, ma perché è Mickey!
Inteso anche il confronto con il Texano, dal quale emerge ancora una volta, che
Ezra nonostante tutto teneva molto a Ray, e a suo modo ha cercato di
proteggerlo.
Un grande punto
interrogativo lo lascia l’introduzione della figlia del Texano. Personalmente,
spero non torni, perché saprebbe tanto di ripetuto. Non serve riproporre la
solita storia ad ogni stagione, dove Ray ha una nuova fiamma che finisce per
incasinarlo ancora di più, e minare ulteriormente la situazione familiare.
Predominante
nell’episodio, è stato il persanaggio di Connor, che continua a dimostrarsi un bambino viziato e
stupido. Ed è il personaggio meno riuscito della serie, scritto in modo quasi
banale, caratterizzato da cliché e stereotipi a non finire.
E raggiunge il suo
apice, quando dice di voler diventare come il padre perché è una cosa cool.
Continua a mostrare che della vita reale, del quale si lamenta di essere
escluso, non ha capito nulla. A tratti questo cazzone, mi ricorda l’altro
cazzone, Anthony Soprano jr. Mi viene da
pensare, che questa non sia una specie di “punizione” che ogni scrittore vuole
infliggere a personaggi come Tony e Ray.
Ma la cosa più
deleteria è l’intervento di Abs, che quasi lo giustifica e lo premia portandolo
al poligono. Abs, alla quale anche in
questo episodio viene riservato poco minutaggio. Ho trovato significativo,
quando dopo aver confessato al figlio di avere il cancro, cerca di
rassicurarlo, dicendogli ch andrà tutto bene. Ma quel “andrà tutto bene”
sembrava che lo stesse dicendo a se stessa nel tentativo di convincersi. Che
forse, si stia rendendo conto dell’effettiva gravità della situazione?
Hector con la sua
storia continua a fare da contorno un po’ insipido. E come ipotizzavo è stato
utilizzato per dare una storia a Terry, Darryl e all’intera palestra. Però
interessante il contributo che ha portato a svelare alcune cose sul passato di
Terry, sul perché Ray da Boston lo portò a L.A.
E risolvendo i casini
di Hector, Ray dimostra per l’ennesima volta, quanto tenga alla famiglia.
Comunque che Hector rimanga lontano da Marisol, nemmeno a pensarlo. Questa
relazione malata avrà termine solo con la morte di uno dei due, che io
profetizzo entro il finale.
Veniamo alla storia di Teresa e della sua infermità mentale ad anni alterni. Senza dubbio sarebbe stato molto meglio tirarla fuori prima, perfetto sarebbe stato nella stagione passata quando è stata introdotta. Così inevitabilmente appare buttata a caso, anche perché è entrata in depressione profonda senza nessun avviso, da un episodio all’altro. Sviluppo gestito male.
Veniamo alla storia di Teresa e della sua infermità mentale ad anni alterni. Senza dubbio sarebbe stato molto meglio tirarla fuori prima, perfetto sarebbe stato nella stagione passata quando è stata introdotta. Così inevitabilmente appare buttata a caso, anche perché è entrata in depressione profonda senza nessun avviso, da un episodio all’altro. Sviluppo gestito male.
Però bello che Bunch,
ascolta il consiglio di Mickey e la porti via dalla clinica. Al contrario della
famiglia di Teresa, in quella Donovan non si butta via nessuno.
Promette sviluppi
interessanti, la missione intrapresa da Bunch e Mickey che si portano dietro
pure una Teresa catatonica, per recuperare Sylvie, la donna di Mickey a Primm.
Però, così si rischia di rilegare Mickey
in questo finale di stagione a una parte di contorno e “divertente”.
Fa un’altra piccola
apparizione Lena, ma io non mi stancherò mai di dire che si vede troppo poco –
si è tra i miei personaggi preferiti! - E la poverina è costretta a guardare Stu e le sue depravazioni.
Stu che spero non sia
stato inserito solo per renderlo funzionale alla situazione che si è ritrovato
a sistemare Ray in questo episodio. Perché è un personaggio che può dare tanto
alla serie.
VERDETTO
VERDETTO
Episodio dai ritmi
bassi. Incentrato molto sulle dinamiche dei personaggi, che però lascia fuori
quelle che dovrebbero essere le trame essenziali del plot centrale: Russi,
Armeni e Sonia. Mi rifiuto categoricamente di credere che siano già belle che chiuse queste storie. Soprattutto
mi aspetto la reazione per la morte di Belikov, e almeno un’altra capatina di
Sonia, perché sennò più che un personaggio sarebbe solamente un semplice filo
di collegamento.
Certo l’episodio non è
da buttare, ci sono state interazioni molto interessati: la ricerca di un
equilibrio all’interno della famiglia Donovan, che tra Ray incasinato come non
mai, Abs con il cancro e Connor che sta affrontando un’amnistia celebrale è molto
precaria.
C’è stato un ulteriore
sviluppo nel rapporto tra Ray e Mickey, che ritengo la cosa più bella e
toccante della stagione. E le storie di contorno degli altri Donovan sono state
rinvigorite. Ma, in generale l’episodio ha mancato di mordente e intensità. E
arrivati all’ottavo è ora di rimettersi in carreggiata e affondare il piede
sull’acceleratore per lo sprint finale.
Voto 7
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