Non amo
particolarmente il genere comedy , al punto ché ne seguo una sola: The Big Bang Theory, e nonostante ormai
sia considerata quasi all’unanimità in fase calante, continuo a considerarla il
non plus ultra della comicità, ribaltandomi a quasi ogni battuta di Sheldon. Ma vista la mia esperienza
limitata in materia ho deciso di ampliare i miei orizzonti, e lo faccio
partendo da The Good Place.

Comincio col dire che
l’unico motivo per cui ho scelto questa comedy è la presenza della bellissima Kristen
Bell (che adoro) nei panni della
protagonista, quindi alla visione del primo episodio non avevo alcuna
aspettativa, proprio perché non sapevo cosa aspettarmi, ho acquistato
letteralmente a scatola chiusa. Arrivata
all’ottavo episodio il mio giudizio è
più che positivo! La serie non è divertentissima, infatti alcune battute
sono molto scontate, però nel complesso è piacevole, i personaggio affascinati e
oltre che simpatici sono stati caratterizzati con molta cura, utilizzando anche
molti flash back per raccontare il loro passato, e la trama è veramente molto
interessante, e caratterizzata dai continui plot twist e cliffhanger che
sorprendono e lasciano sempre con la voglia di vedere l’episodio successivo.
Viene raccontata una
storia dalle sfumature vagamente filosofiche: dopo la morte le persone particolarmente
buone e virtuose vengono accolte nel Good
Place, quelle cattive invece vengono spedite nel Bad Place. Ma a
scombinare l’armonia paradisiaca ci pensa Eleanor Shellstrop (Kristen Bell) una giovane ragazza
deceduta, che viene mandata per sbaglio nel Good Place, questo
innesca una serie di reazioni a catena che rischiano di danneggiare l’intero
sistema. Eleanor, consapevole di essere nel posto sbagliato, convince Chidi
- la sua falsa anima gemella, che in vita era un professore universitario di
etica - ad aiutarla a ritrovare la retta via, in modo di riuscire a meritarsi
il suo posto nel Good Place ed evitare di essere scoperta e mandata nel Bad
Place. E cosi hanno inizio le avventure di Eleanor, che cerca di imparare ad essere un brava persona, ma
nonostante l’impegno i guai sono sempre dietro l’angolo.

Mi ha colpito
positivamente anche la qualità della messa in scena, soprattutto le scenografie sono veramente molto curate, e grazie alla
scelta di colori dalle tonalità accese e calde, viene resa perfettamente
l’atmosfera di pace e beatitudine che avvolge il Good Place. Più grezzo
invece l’uso della CGI, che genera effetti speciali di fattura scadente, che
mal si armonizzano al contesto.
Per quanto riguarda il
cast invece, ottima Kristen Bell: fin
dal primo momento è riuscita a caratterizzare il suo personaggio alla
perfezione, infondendo in Eleanor la freschezza e la
dinamicità che da sempre la caratterizzano. Un buon lavoro lo fa pure Ted Danson nei panni di Micheal,
risultando non solo molto credibile ma anche il personaggio più divertente
dell’intera serie. Una piacevole sorpresa è stata anche Jameela Jamil, che non offre una grande prova attoriale, però
riesce a dare i giusti toni al suo personaggio, Tahani, grazie anche al
meraviglioso accento, fluido e ricercato.
Situazione analoga
anche per quanto riguarda i personaggi: Eleanor funziona benissimo, e riesce
senza fatica a reggere il ruolo da protagonista, impossibile non amarla fina
subito. E rappresenta pure il punto d’accesso per spettatore nel Good Place, perché
Eleanor in vita non era una ragazza nella media, ecco forse in questo la serie trasuda
un eccessivo buonismo, da fiaba, richiesto forse dal pubblico al quale si
rivolge: Eleanor in vita non era la socia di Al Capone, ma una ragazza come
tante, egoista, pigra e svogliata, ma nel Good Place possono accedere solo le
persone buone ed estremamente virtuose, ed ecco che per questo alcuni dei
personaggi, alcune situazioni rischiano di apparire stucchevoli, e per questo Eleanor
è il personaggio per il quale è più facile empatizzare.
VERDETTO
Nel complesso
ampiamente promossa! Una comedy leggera, sicuramente non divertentissima e
originale, ma ritrova i suoi maggiori pregi, nella protagonista, interpretata
alla perfezione dalla bella Kristen, nella simpatia dei personaggi di contorno,
e soprattutto in una trama interessante e coinvolgente, che procede spedita
senza girare a vuoto, ed è caratterizzata da continui colpi di scena che provvedono
a mantenere sempre alto l’interesse.
voto 7+